La cucina italiana contemporanea: sostanza e consistenza
Cara, caro ospite,
scrivo queste righe in prima persona, seduta in cucina, appoggiata al bancone sul quale poso i piatti pronti per essere decorati prima che facciano il loro debutto in sala con Manuel.
Provo a spiegarti, con poche parole, perché a gu.stà.re Oltrecucina proponiamo una cucina italiana contemporanea, quali caratteristiche hanno i piatti che hai l’opportunità di gustare da noi e perché c’è di mezzo il concetto di tempo.
Raccontare non è per me cosa semplice. Di solito la mia narrazione prende vita nella pasta fresca, nella maionese alle nocciole, nel burro di montagna.
Se vieni a pranzo o cena da noi capisci subito cos’è la cucina italiana contemporanea, ecco.
Ma è giusto che tu lo sappia prima di prenotare un tavolo e darci fiducia.
Se però con la maionese alle nocciole ti ho convinto, riserva un tavolo anche adesso.
La nostra cucina italiana contemporanea
Mi piacciono gli ingredienti del nostro territorio, le materie prime di alta qualità, gli ortaggi e la frutta di stagione.
Sono affascinata dai contrasti di colori e consistenze, dalla genuinità di un risotto al Gorgonzola e la modernità di una riduzione di crostacei, dalla ruvidità della pasta di un raviolo e la croccantezza del crumble.
La nostra è una cucina di sostanza.
Apprezzo i sapori della tradizione e li reinterpreto per adattarli al contesto attuale: dono un aspetto rinnovato alle forme, un Gusto contemporaneo ai piatti, una presentazione moderna alle pietanze. Anche in linea con le tendenze del momento: oltre alla cucina classica, su richiesta propongo opzioni vegetariane, vegane e senza glutine.
La nostra è una cucina di consistenza.
I gusti di una volta restano, si sentono, ma il palato li percepisce con una delicatezza nuova: c’è più leggerezza, gradevolezza e raffinatezza.
Ci trovi sulla Guida MICHELIN Italia 2024 (e di questo siamo felicissimi) perché da noi “si mangia bene” e si sta bene. Lo dicono le e gli ospiti, qui al ristorante e in alcune recensioni che leggo sempre con piacere.
Perché proponiamo una cucina italiana contemporanea
Le tradizioni enogastronomiche sono parte del nostro patrimonio sociale e culturale: per noi la cucina, intesa nel senso più ampio del termine, ha un valore immenso.
Il purpose della nostra narrazione – in queste pagine e al ristorante – è aiutarti a comprendere che dietro e dentro a un piatto c’è un lungo lavoro di ricerca e studio, ci sono sperimentazioni, c’è passione.
E che intorno a quel piatto c’è un servizio curato, a partire dalla cottura di ogni ingrediente sino al modo in cui portiamo in tavola le pietanze.
Vorrei che tu valutassi il ristorante per la sua consistenza, per ciò che siamo nella quotidianità, per la nostra cucina italiana contemporanea legata ai sapori della penisola, con uno sguardo al futuro.
Vedi, viviamo troppo in fretta, non ci soffermiamo più su nulla. La cucina, invece, ha bisogno del suo tempo, di un momento (anche breve) di riflessione. Ecco il concetto di tempo.
Fermati e soffermati. Mangia con calma, che la prima digestione – e la prima percezione – avviene in bocca.
Quando al mattino io e Manuel iniziamo a lavorare ci poniamo un obiettivo: rendere la cucina memorabile e fare in modo che le persone ricordino i piatti che mangiano da noi.
Ricordarne il Gusto, la sostanza, il colore, la forma. E il sapore del vino che esalta il cibo.
Ecco, qui trovi il nostro menù stagionale.
Da quando parliamo di cucina italiana contemporanea?
In un articolo a cura di Stefano Polacchi pubblicato su Il Gambero Rosso leggiamo:
“Abbiamo analizzato gli Anni 70 e abbiamo scoperto che proprio in quegli anni si è formata la vera identità (oggi più solida che mai) della cucina italiana contemporanea”.
Parliamo di cucina italiana contemporanea da Gualtiero Marchesi in poi: ha sancito lui la nascita di questo termine e delle nuove tendenze che l’hanno accompagnato. Ricordi il suo famoso “Raviolo aperto”, piatto del 1982?
La base della nostra cucina è costituita dagli ingredienti di casa, quelli di cui ricordi il profumo, quelli assaggiati dalla nonna, quelli che non tramontano.
Partiamo da qui e intorno a ogni piatto costruiamo una storia. Contemporanea. Buona.
Allora, vieni a trovarci a pranzo o cena?